La pigmentazione dei capelli, comunemente chiamata micropigmentazione del cuoio capelluto (SMP) o anche tricopigmentazione, è una tecnica di micropigmentazione del cuoio capelluto che ha l’obiettivo di mascherare le imperfezioni causate dalla perdita di capelli (calvizie) o post-trapianto (cicatrici).
Questa pratica prevede il posizionamento di migliaia di microparticelle di pigmenti finti rasati con un ago per depositare i pigmenti appropriati sul cuoio capelluto e quindi ridurre e coprire il contrasto tra i capelli e la pelle.
Ovviamente i pigmenti non sono capelli veri, il risultato è comunque molto realistico.
E’ importante però distinguere tra le due tipologie di intervento:
– Micropigmentazione del cuoio capelluto SMP = Pigmenti a lungo termine, lo scolorimento inizia dopo più o meno 3-5 anni.
– Tricopigmentazione = pigmenti a breve termine, lo scolorimento inizia dopo 8-12 mesi.
Nel resto dell’articolo parleremo di questa secondo opzione vale a dire della Tricopigmentazione.
Per chi non è sicuro di ricorrere da subito alla micropigmentazione SMP è consigliabile iniziare con la tricopigmentazione (breve termine) che ha una durata di 8-12 mesi e, se soddisfatto, passare in una fase successiva alla soluzione permanente (lungo termine).
Quando è consigliabile ricorrere alla tricopigmentazione
– Una completa calvizie negli uomini che già hanno un look con la testa rasata. In questi casi è possibile aumentare l’effetto della densità dei capelli con un numero elevato di piccoli punti sul cuoi capelluto che imitano l’effetto della ricrescita.
– Una perdita di capelli, sia per uomini che per donne, il cui cuoio capelluto non è ancora molto visibile. La tricopigmentazione dei capelli per le donne è più rara, ma ci sono comunque diversi centri che effettuato questo trattamento.
Nel caso di perdita dei capelli, questi sono disegnati sul cuoio capelluto e su molti punti. Il contrasto tra il colore dei capelli e quello del cuoio capelluto meno marcato.
Di conseguenza, il riflesso del cuoio capelluto diminuirà, creando l’illusione di capelli più spessi.
-Per le persone con cicatrici visibili risultanti da un trapianto di capelli, un incidente o un intervento chirurgico.
Quali sono le persone più indicate per il trattamento
La pelle chiara unita a capelli biondi, bianchi o grigi non costituiscono una soluzione ideale per il ricorso alla tricopigmentazione.
L’effetto ottico è ottimale quando il contrasto tra la cute e il colore del pigmento è elevato. Il risultato di un intervento di tricopigmentazione è solitamente buono nel caso di persone che hanno un colore naturale almeno pari al biondo scuro.
Differenza tra tricopigmentazione e tatuaggio
La tricopigmentazione è molto differente dal tatuaggio. La sensibilità della pelle del cuoio capelluta è diversa dalla sensibilità della pelle di altre parti del corpo su cui solitamente si fanno i tatuaggi. Gli aghi utilizzati per la tricopigmentazione sono molto più sottili, più corti e dotati di una punta appositamente progettata per disegnare punti molto piccoli.
Inoltre i pigmenti utilizzati sono diversi perché sono naturali e assorbibili dall’organismo.
Durata della tricopigmentazione
Gli effetti della tricopigmentazione non sono permanenti. La durata della tricopigmentazione è influenzata da diversi fattori:
– la pigmentazione più scura dura più a lungo di quella chiara;
– l’esposizione al sole o ai raggi UV senza protezione cancella il risultato più rapidamente; se volete proteggervi a dovere leggete il nostro articolo sull’importanza delle creme solari;
– quanto suda la testa: nel caso di atleti che praticano attività sportiva costante l’effetto può avere una durata inferiore.
In generale l’effetto della tricopigmentazione ha una durata di 8 mesi dopodiché l’effetto comincia ad attenuarsi progressivamente.
Nel caso di effetto testa rasata è consigliabile fare un”ritocco” ogni 8-12 mesi mentre per il miglioramento della densità è sufficiente un ritocco ogni 12-24 mesi.
Dettagli in merito all’intervento di tricopigmentazione
La prima sessione (vale a dire la prima volta che si effettua l’intervento di tricopigmentazione) ha una durata di 3-4 ore. La sessione di ritocco dura in genere 1-2 ore.
Il trattamento è effettuato a livello superficiale (inferiore ad 1 mm).
Ogni individuo ha una soglia del dolore differente ma chi ha fatto ricorso ad un intervento di tricopigmentazione riferisce di aver provato una lieve irritazione temporanea. Di solito viene suggerito di assumere un antidolorifico 1 ora prima del trattamento.
Nelle 48 ore successive all’intervento può apparire un lieve rossore sul cuoi capelluto.
É importante rispettare le seguenti regole nei 7 giorni successivi all’intervento:
– eliminare il contatto con l’acqua salata ed il cloro;
– non effettuare sauna o bagno turco;
– non effettuare attività sportiva che generi sudore;
– non indossare casco, berretto o altri copricapi;
– evitare di prendere il sole o sottoporsi a trattamenti abbronzanti;
– non utilizzare shampoo o sapone: è sufficiente sciacquare la testa con acqua;
– non raschiare il cuoio capelluto.
In conclusione la tricopigmentazione conviene?
Come è possibile dedurre da quanto scritto in precedenza, la tricopigmentazione presenta sia PRO che CONTRO.
I vantaggi sono sicuramente il fatto che non è dolorosa, è meno costosa di un trapianto di capelli ed è reversibile quindi se non si è soddisfatti una volta terminato l’effetto non resteranno più tracce.
Gli svantaggi sono principalmente dovuti alla “temporaneità” del trattamento, che richiede quindi sedute di mantenimento ogni 8-12 mesi.
Ad ogni modo, considerati i vantaggi e gli svantaggi è sicuramente consigliabile ricorrere alla tricopigmentazione perchè permette, in pochissimi tempo e con costi molto contenuti, di avere sin dal primo trattamento una sensazione visiva di una testa con molti capelli folti. Questo sia nel caso di tricopigmentazione con effetto rasato sia nel caso di tricopigmentazione per mascherare il diradamento dei capelli rendendo meno visibile il cuoio capelluto.