Aprire una lavanderia? Perché no! In fondo, questo tipo di investimento è sempre più diffuso, spinto dal frenetico stile di vita che affrontano molte persone e che non dà loro spazio per occuparsi delle faccende domestiche.
Dalla scelta del tipo di lavanderia all’iter burocratico e alle strategie di marketing, ci sono molti elementi da considerare. Inoltre, il business delle lavanderie diventa redditizio soltanto se viene tutto pianificato con attenzione.
Tradizionale o automatica: quale scegliere?
Prima di pianificare qualsiasi cosa, bisogna scegliere la tipologia di struttura, che di solito sono due: lavanderia tradizionale o lavanderia self-service a gettoni, particolarmente diffusa nelle grandi città.
Optare per la lavanderia tradizionale richiede un investimento iniziale maggiore. Oltre ai costi elevati dei macchinari, bisogna considerare le spese per il personale e dei locali più grandi. Il vantaggio, però, è che questo tipo di attività può rivolgersi a un range più ampio di clientela per età e status sociale. Insomma, la lavanderia tradizionale attira clienti diversificati ed esigenti, dove non mancano i servizi personalizzati.
Più clienti, però, si traduce in un maggiore approvvigionamento di detersivi, ammorbidenti e altro. Per risparmiare, consigliamo di acquistarli presso un e-commerce all’ingrosso, come https://morrashop.com/categoria-prodotto/igiene-e-cura-della-casa/detersivi/, dove non mancano prodotti di qualità a prezzi concorrenziali e promozioni varie.
Lavanderia a gettoni: il self-service in città
I vantaggi economici nell’aprire una lavanderia sono notevoli, come la riduzione dei costi di gestione e l’assenza di personale. Una lavanderia del genere è particolarmente vantaggiosa nelle zone ad alta densità di popolazione, come nelle città turistiche e universitarie, dove la necessità di pulire subito i capi di abbigliamento è impellente.
Nonostante la minore complessità gestionale, è importante stabilire un budget per la manutenzione dei macchinari, perché la continuità del funzionamento si traduce in maggiori profitti.
Sia che si scelga la lavanderia tradizionale o quella a gettoni, è importante scegliere la tariffa per la fornitura elettrica business giusta per ottimizzare i consumi.
Iter burocratico, strategia commerciale e target di mercato
Indipendentemente dal tipo di lavanderia, bisogna seguire alla lettera l’iter burocratico. Occorre aprire la Partita IVA, iscriversi al registro delle imprese e comunicare l’inizio attività al Comune. Bisogna anche gestire le posizioni INPS e INAIL e ottenere i certificati dall’ASL e ARPA. Seguire correttamente l’iter burocratico assicura il regolare avvio dell’attività, evitando possibili sanzioni.
C’è poi la scelta della posizione, fondamentale per avere successo. Il locale deve essere facilmente accessibile e dotato di parcheggio. Invece, per attrarre clienti, bisogna mettere in moto diverse strategie, ognuna pensata per uno specifico gruppo target, tipo gli sconti per gli studenti universitari.
Le attività promozionali, inclusi i programmi di fidelizzazione, aiutano a mantenere la clientela e portano quasi sempre al successo.
Lavanderia in franchising: una sicurezza in più
Per chi si avvicina per la prima volta a questo settore, aprire una lavanderia in franchising è un’opportunità da prendere in seria considerazione. In termini di marketing e know-how, il vantaggio è di avere alle spalle il supporto di un brand conosciuto.
È risaputo anche che il franchising riduce il rischio d’impresa grazie alla formula già testata e di successo. Naturalmente, andranno valutate attentamente le condizioni di affiliazioni in modo da scegliere le migliori opportunità.