Quando si pensa al camino la prima cosa che viene in mente è una struttura ad angolo o nel soggiorno della propria abitazione che funziona a legna! Oggi però non è più così. Infatti, esistono diverse tipologie innovative di sistemi di riscaldamento, tra questi troviamo i caminetti a bioetanolo.
Un camino a bioetanolo si presenta non solo una scelta di stile e design per la propria abitazione, ma anche una soluzione per evitare lo sporco e la fuliggine che comporta la legna. Qui puoi trovare un articolo di approfondimento sui caminetti a bioetanolo per scoprire come funzionano, quanto costano e quanto scaldano.
Biocamino: funzionamento e consumi
Il caminetto a bioetanolo funziona in modo davvero molto semplice. Infatti, una volta installata la struttura, basterà versare il bioetanolo liquido all’interno dei contenitori in acciaio che prendono il nome di bruciatori. Una volta versato il liquido basterà attivare la fiamma attraverso un semplice accendino a collo lungo. Infine, per sospendere il funzionamento basta usare lo spegni-fiamma che di solito viene fornito in dotazione.
Quanto costa un caminetto a bioetanolo?
I costi di un camino a bioetanolo è variabile, dipende infatti da diversi fattori quali: tipologia (a incasso o appoggiato), dalla potenza e calore sprigionato, dalle dimensioni, dai materiali e dal design che lo contraddistinguono.
I prezzi dei biocamini dunque, vanno da quelli di fascia economica, che presentano costi che vanno dai 300 ai 400 euro circa. Si possono trovare poi caminetti bio di fascia media con un prezzo tra i 500 e i 1000 euro. Infine, ci sono quelli di fascia alta che hanno un prezzo che va dai 1000 fino ai 2 mila euro.
Quali sono i consumi di un caminetto a bioetanolo?
Una delle domande che ci si pone più spesso è: quanto consumano i caminetti azionati dal bioetanolo. In linea generale ci vogliono 3 euro a litro, i consumi dipendono dal tipo di caminetto acquistato, dalla potenza del bruciatore e da quanto tempo si mantiene acceso o meno.
Quanto riscalda un biocamino?
I biocamini maggiormente commercializzati presentano una funzionalità non solo estetica ma anche di riscaldamento. In linea generale, quelli più venduti sviluppano un calore pari a 3kw/h. Ci sono però modelli che generano una potenza più bassa da 1Kw/h ma anche caminetti più potenti che invece raggiungono un livello di potenza anche fino ai 10kw/h. Naturalmente, più è alta la potenza del biocamino più sono alti i consumi che possono raggiungere gli 0,80 cent. circa per ogni ora che è in funzione.
Con un modello di biocamino con potenza pari a 3.5 kw, il volume riscaldabile è pari a circa 60 metri cubi. Se invece si ha un caminetto a bioetanolo con una potenza più da 7 kw/h si potrà raggiungere anche un volume riscaldabile di ben 120 metri cubi.
Dunque, un camino di formato medio grande con due litri di bioetanolo può avere un’autonomia di circa quattro ore, massimo sei.
I vantaggi di un camino a bioetanolo
Uno dei principali vantaggi del bioetanolo al confronto con la legna è dato dal fatto che questo combustibile non produce cattivi odori, fumo oppure dei residui incombusti. Quindi, anche vivendo in condominio, oppure in una casa senza canna fumaria, è possibile comunque avere un caminetto che adorni il soggiorno e riscaldi l’ambiente.
Tra gli altri vantaggi dei camini al bioetanolo possiamo trovare anche che non hanno bisogno di manutenzione oppure di una canna fumaria, non hanno bisogno di nessun intervento preliminare prima di essere installati, non c’è necessità di alcun permesso per l’installazione.