Ansia: cos’è, come fare a riconoscerla e come combatterla

Il tema dei disturbi mentali sta diventando sempre più presente tra i media e nella vita pubblica. Finalmente si sta facendo sempre un po’ meno fatica a parlare di questi argomenti, senza il timore di essere giudicati. Spesso chi soffre di disturbi mentali non ne parla per vergogna, peggiorando così la situazione. Farsi coraggio e chiedere aiuto è fondamentale per iniziare un processo di guarigione. La psicoterapia non a caso viene utilizzata sempre di più, anche da persone che hanno problemi nella vita di coppia.  Riconoscere di avere un problema e accettarlo è un passo fondamentale verso il miglioramento. In questo articolo vogliamo affrontare insieme a voi il tema dell’ansia, un disturbo davvero molto frequente che tantissime persone subiscono in silenzio senza affrontarlo. Il nostro obiettivo è quello di spiegarvi in cosa consiste e quali sono i principali sintomi a cui fare attenzione. Quello che è necessario capire è che non è un nostro dovere soffrire in silenzio ma cercare di vivere una vita quanto più serena possibile, senza farsi condizionare dalle paure o da ciò che non possiamo controllare. Soffrire d’ansia non deve essere qualcosa di cui vergognarsi ma è necessario prendere coscienza di sé stessi per cercare di porre rimedio. Per cui in questo articolo vi sveleremo come si manifesta, come prevenire e come curare l’ansia per vivere finalmente una vita serena.

L’ansia che cos’è e quali sono le cause?

Per ansia si intende quell’emozione che si prova quando ci si sente minacciati. Si tratta di un vero e proprio meccanismo che scatta quando una persona si sente sotto attacco e quando pensa che ci sia un pericolo imminente.

La persona sentendosi minacciata vive con questo senso di angoscia di un’idea che accadrà qualcosa di brutto e non potrà fare niente per fermarlo. In generale si può divedere l’ansia in due macrocategorie: quella detta fisiologica e quella patologica.

Quella fisiologica è una risposta naturale di fronte a un problema reale e presente, mentre quella patologica riguarda più una sensazione continua che non corrisponde per forza ad un avvenimento, ma è più generalizzata sulla vita di tutti i giorni. L’ansia patologica porta a vivere con stress eventi che in realtà non sono delle vere e proprie minacce. Per capire meglio come funziona l’ansia patologica, vi rimandiamo a questo link.

Oltre alle due categorie citate si suddividono poi altri tipi di ansie a seconda di come percepiamo il pericolo. Si parla l’ansia automatica quando questa è una reazione diretta a un pericolo reale. L’ansia anticipatoria invece si ha quando si immagina il pericolo anche se ancora non si è verificato. L’ansia generalizzata invece persistente anche in assenza di pericoli.

Anche gli attacchi di panico rientrato nei disturbi dell’ansia e di solito colpiscono la persona improvvisamente, provocando un’intesa paura di morire o di perdere il controllo, associata a disturbi fisici molto pesanti come mancanza d’aria, palpitazioni ecc. I sintomi generali grazie a cui riconoscere un disturbo d’ansia sono facili da individuare.

Una persona che soffre di questo disturbo tende a reagire in maniera molto marcata alla paura, con stress, nervosismo. Si ha anche difficoltà a rimanere concentrati e a ricordarsi le cose oltre a provare un continuo senso di insicurezza. L’ansia ha anche dei sintomi fisici come tachicardia, sudorazione, vertigini, bisogno di fare pipì spesso, mal di pancia, difficoltà a dormire oltre a mal di testa.

Ansia: come prevenirla e curarla

Il primissimo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non pensare di farcela da soli, ma di affidarvi a dei professionisti del settore come la Dott.ssa Maria Vittoria Montano. I disturbi mentali sono una cosa che seria e per questo devono essere sempre affrontati con giudizio e buon senso come se si trattasse di una qualsiasi malattia fisica. Non bisogna mai sottovalutare un problema perché legato alla mente e non al corpo.

Solitamente l’ansia può fare la sua comparsa già da bambini, ad esempio con l’ansia da separazione e il mutismo selettivo. Ed è davvero un problema che affligge tantissime generazioni nel mondo. In genere per combattere l’ansia è necessario un trattamento con la psicoterapia cognitivo comportamentale e in alcuni casi è necessario associare alla terapia l’assunzione di farmaci. Per combattere l’ansia vengono utilizzati gli ansiolitici o i beta bloccanti il cui compito è quello di bloccare tutti quegli sgradevoli sintomi fisici che l’ansia porta con sé.

Oltre alla terapia cognitiva tradizionale, sta avendo molto successo anche la terapia metacognitiva il cui obiettivo è quello di andare ad agire sui principali fattori che scatenando l’ansia. È naturale che in caso di presenza di sintomi, non dovete mai farvi delle autodiagnosi ma è sempre necessario rivolgersi ad un medico che possa valutare il vostro quadro clinico per sviluppare una terapia il più adeguata possibile alle vostre esigenze. L’ansia non si cura da soli.

Fonti

www.my-personaltrainer.it/salute/ansia.html

it.wikipedia.org/wiki/Ansia

 Disclaimer: “Si precisa che i testi presentati non sono da interpretare come suggerimenti per la diagnosi e la cura di patologie, quindi è consigliabile consultare il medico di fiducia”.