Counselor psicologico e psicologo: che differenza c’è?

Counselor psicologico e psicologo operano entrambi nella sfera della salute mentale. Sono delle figure professionali fondamentali per affiancare le persone nel raggiungimento di un benessere psicologico solido, ma operano in maniera differente, anche perché sono diversi i percorsi di formazione.

Counselor psicologico: chi è cosa fa

Il counselor è un professionista che si occupa di accompagnare le persone nella crescita professionale e personale, aiutandole a superare momenti di difficoltà e a raggiungere i propri obiettivi. Attraverso colloqui, tecniche di comunicazione e coaching facilita il cambiamento e permette alle persone di tirare fuori le risorse personali. Il counselor psicologico opera in ambito privato come libero professionista, nelle scuole e nelle università per fornire supporto agli studenti nell’orientamento, nella gestione delle emozioni e delle relazioni. Può inoltre lavorare in realtà aziendali svolgendo attività di coaching, mentoring e formazione e in ambito sociale per intervenire in situazioni delicate.

Counselor psicologico: la formazione

La formazione del counselor psicologico non è predefinita, ma si può costruire anche in base al tipo di ambito che si desidera approfondire. Si consiglia comunque il conseguimento di una laurea in scienze dell’educazione, in psicologia o materie affini e poi la frequentazione di un corso post-laurea in counseling. Tra le competenze garantite da un master in counseling psicologico vanno evidenziate la capacità di ascolto attivo, l’empatia, la comunicazione efficace, la conoscenza delle dinamiche relazionali e la capacità di guidare il cliente verso una maggiore consapevolezza di sé. I master in counseling sono molto accessibili, perché si possono seguire online nelle università telematiche, come Unicusano. Bisogna inoltre aggiungere che la formazione professionale prosegue anche dopo l’inizio dello svolgimento della professione, perché è importante aggiornarsi e mantenere sempre viva la curiosità della conoscenza.

Psicologo: chi è e cosa fa

Lo psicologo è un professionista della sanità, anche se non è un medico. Si occupa di prevenire, diagnosticare e trattare i disturbi mentali, attraverso l’utilizzo di strumenti diagnostici e interventi terapeutici specifici, come la psicoterapia. L’importanza della figura dello psicologo nella società è innegabile, in quanto offre un supporto fondamentale a coloro che sperimentano difficoltà psicologiche, migliorando la loro qualità di vita e promuovendo il benessere psicologico. Gli psicologi possono lavorare in diversi contesti, tra cui gli ospedali, le cliniche private e i centri di salute mentale, nei quali svolgono diagnosi ed effettuano trattamenti per disturbi mentali. Possono anche essere impiegati nelle scuole, nelle università e negli enti di formazione per fornire supporto psicologico. Stando ai dati, addirittura il 91% degli studenti chiede la presenza dello psicologo a scuola, perché si sentono fragili e riconoscono un malessere psicologico. Lo psicologo può anche operare in contesti aziendali, in collaborazione con il reparto risorse umane e in ambito giuridico, realizzando perizie psicologiche o assistendo vittime di reati e detenuti.

Psicologo: la formazione

Per diventare psicologo professionista, deve conseguire una laurea magistrale in psicologia, superare l’esame di stato ed essere abilitato all’esercizio della professione con l’iscrizione all’albo. La sua formazione è rigorosa e multidisciplinare, comprendendo studi approfonditi sui processi cognitivi, emotivi e comportamentali dell’individuo, nonché sulle teorie e le tecniche psicoterapeutiche. Come il counselor psicologico, dopo la laurea può approfondire le conoscenze con un corso post-laurea e specializzarsi nelle diverse branche della psicologia.

L’importanza della salute mentale

La salute mentale è necessaria per vivere una vita piena e soddisfacente e permette di trovare un equilibrio tra le nostre emozioni, i pensieri e i comportamente. Influisce in maniera importante sulla nostra capacità di relazionarci con gli altri, affrontare le sfide quotidiane, raggiungere i nostri obiettivi e apprezzare le piccole gioie della vita. Investire nella salute mentale significa promuovere una società più inclusiva, resiliente e produttiva. Prevenire e trattare i disturbi mentali non solo migliora la qualità di vita delle persone coinvolte, ma ha anche un impatto positivo sull’economia e sulla società nel suo complesso. In Italia, secondo recenti studi, circa il 20% della popolazione soffre di almeno un disturbo mentale, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla produttività del Paese. La quinta edizione del World Mental Health Day Report di Ipsos, lo studio condotto in 31 Paesi del mondo, afferma che il 60% degli intervistati in Italia si è sentito stressato tanto da percepire di non riuscire ad affrontare le cose e il 56% sostiene che lo stress ha avuto un impatto sul modo di vivere la propria quotidianità. Sono cifre che dovrebbero allarmare il sistema sanitario, che ha il compito non solo di intervenire nell’emergenza, ma anche di costruire una rete in grado di prevenire l’esasperazione di un disagio. In questo le figure di counselor psicologico e dello psicologo potrebbero essere davvero cruciali.